Conviviale del 17 marzo 2022

Conviviale del 17 marzo 2022. L’interclub di questa sera con il R.C. Genova Nord ha come ospite relatore il Magnifico Rettore dell’Università di Genova Prof. Federico Delfino. La serata ha avuto inizio con il saluto di Federico Cattanei, al relatore, agli ospiti ed ai soci intervenuti. Il Presidente cede quindi il microfono a d Alessandro De Lucchi che a sua volta saluta tutti i presenti e annuncia l’ingresso di un nuovo Socio. Dopo la cena, Maurizio Ferretti presenta il Rettore il quale, coadiuvato da alcune slides, illustra i progetti strategici di sviluppo dell’Università di Genova. Si riportano, in sintesi, alcuni punti toccati dal Prof. Delfino. Il mondo dell’università è molto cambiato rispetto al passato. Le università sono enti pubblici,  che una volta vivevano di trasferimenti di grandi risorse da parte dello stato, oggi invece devono affrontare una situazione in cui le risorse centrali sono limitate e pertanto devono aprirsi al mondo esterno per cercare opportunità per incrementare la loro attrattività. Da una prospettiva più di ampio respiro, invece, ciò che reputa esportabile è la relazione con il mondo esterno. L’Università di Genova ha creato intrecci positivi e collaborazioni con il mondo delle imprese, con quello delle istituzioni, con gli attori socio- economici del territorio sui temi al centro della propria azione: alta formazione, innovazione per lo sviluppo, ricerca e trasferimento tecnologico.  Genova è la sesta città italiana come numero di abitanti e oggi è al centro di grandi progetti di sviluppo: si pensi ad esempio al “BlueMed” (il mega cavo internet che collegherà Genova con Palermo, permettendo in questo modo la connessione del nord d’Italia direttamente con la rete sottomarina che porta fino all’estremo oriente, con una infrastruttura capace di veicolare 240 terabyte al secondo) per la connessione dati, che ci consentirà di vivere da protagonisti la transizione digitale. In ambito di sostenibilità è stato creato il “CityPass AMT” che consente agli studenti universitari di usufruire dei mezzi pubblici gratuitamente. Sull’internalizzazione, il Rettore, ha evidenziato gli accordi con le università straniere e molti programmi Erasmus attivi. L’intervento di Federico Delfino si conclude con un aggiornamento relativo al trasferimento della scuola politecnica sulla collina degli Erzelli dove saranno realizzati 400mila Mq. di parco scientifico tecnologico, che dovrebbe essere concluso nel 2026. I Presidenti dopo avere ringraziato il Magnifico Rettore e avergli consegnato a ricordo della serata i guidoncini e gli omaggi dei Club, hanno chiuso la riunione con il consueto tocco di campana.  

Conviviale del 10 marzo 2022

Conviviale del 10 marzo 2022. Il Presidente apre la riunione, dedicata alla Giornata Internazionale della Donna,  con un caloroso benvenuto alla relatrice Orietta Sammarruco, autrice del Libro “Il museo che non c’è – ventotto artiste ci insegnano che la Bellezza femminile salverà il mondo”. Nel volume l’Autrice raccoglie le biografie affascinanti e coperte da un misterioso oblio di donne pittrici e scultrici che, dal ‘400 a oggi, hanno lasciato segni eccezionali in un mondo spesso declinato unicamente al maschile. Il libro raccoglie ventotto sintetiche schede biografiche che ricostruiscono la lunga – e per certi versi commovente – marcia delle donne attraverso la società patriarcale, per conquistarsi il diritto a una forma di comunicazione della propria identità quale l’espressione artistica. Ventotto vicende biografiche diverse, svoltesi in tempi diversi, eppure accomunate dai costanti ostacoli che la società al maschile ha posto alla loro piena affermazione. Ripercorrerne le storie significa riflettere sull’immensa dissipazione, il dispendio di talento, intelligenza, sensibilità – al limite – abilità manuale che è stato perpetrato durante millenni. . Da qui la conseguente considerazione di quali meraviglie l’umanità sia stata privata dal perdurare di un’assurda marginalizzazione, soprattutto alla luce delle bellezze di cui – ciò nonostante – le nostre ventotto artiste ci hanno fatto dono, spesso eroicamente. Quel dono che impone ampie contropartite, almeno nei termini del riconoscimento. Quell’azione di giustizia in nome dell’arte, alla quale “Il museo che non c’è” intende essere un primo – doveroso – viatico. Si allegano le slides e una breve nota di presentazione gentilmente inviate dalla relatrice. Il Presidente chiude la riunione con un omaggio floreale a tutte le donne presenti alle mogli e compagne dei soci intervenute, nonché’ al personale femminile di servizio dell’Hotel Bristol, e con un particolare omaggio del club alla relatrice prima del consueto tocco di campana .    

Conviviale del 3 marzo 2022

Conviviale del 3 marzo 2022. Il Presidente apre la riunione con un caloroso benvenuto a tutti i Soci, in particolare a Paolo Biondi, PDG Distretto 2032 e ad Anselmo Arlandini Governatore Incoming del Distretto 2032, i quali oggi presentano la relazione dal titolo “Note sui valori fondanti e sulla organizzazione del Rotary”. La riunione viene aperta da un particolare “onore alla bandiera” facendo risuonare l’Inno Nazionale dell’Ucraina vittima del proditorio assalto bellico da parte della Russia, esprimendo la vicinanza di tutti alla martoriata popolazione ed il ripudio della guerra per la soluzione delle controversi internazionali. La riunione di oggi è particolarmente dedicata ai soci che più di recente sono entrati a far parte del Club, e apre al massimo livello gli incontri di formazione rotariana. Dopo la colazione il Presidente cede il microfono a Paolo Biondi, che coadiuvato da alcune slides,  presenta i valori fondanti dell’organizzazione del Rotary. I principi sui quali è stato fondato il Rotary rimangono ancora oggi alla base della nostra organizzazione e ne rispecchiano i valori: integrità, diversità, servizio, leadership e amicizia rotariana – valori che continuano a guidare le nostre scelte. Un club deve essere composto da persone adulte che dimostrino buon carattere, integrità e leadership; possedere una buona reputazione all’interno della propria attività, professione, occupazione e/o comunità; e sono disposti a servire nella loro comunità. Paolo Biondi su sofferma soprattutto sul significato della “fellowship” rotariana che travalica la semplice “friendship” per essere parte della formazione di una comunità di valori condivisi all’interno delle rispettive professionalità e diversità. Paolo Biondi e Anselmo Arlandini illustrano poi ai presenti l’organizzazione del Rotary International nelle sue articolazioni internazionali e distrettuali, a beneficio dei “vecchi” e “nuovi” soci nel quadro di un processo di formazione continua assolutamente necessario. Il Presidente chiude la riunione con il consueto tocco di campana. Il Governatore del Distretto 2032 Silvia Scarrone, ha consegnato nei giorni scorsi ai Presidenti dei Rotary Club distrettuali i Concentratori di Ossigeno per alcune RSA del Basso Piemonte e della Liguria. Il Service reso possibile grazie alla collaborazione tra Rotary Foundation e l’USAID.  La foto qui a fianco, rappresenta la consegna del concentratore alla Casa di Riposo Pio Istituto Martinez, di cui il socio Luigi Lagomarsino è Presidente. Anche quest’anno la Rotary Foundation in collaborazione con l’USAID – Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale – ha lanciato il programma “USAID – Rotary in Italia: Comunità contro il Covid-19”. Per il secondo anno consecutivo – lo scorso anno erano stati distribuiti oltre 400 tablet alle Scuole Superiori di Secondo Grado – la collaborazione tra Rotary Foundation e USAID continua e l’iniziativa prevede la messa a disposizione da parte dell’Agenzia Governativa Americana, di importanti fondi per contrastare gli effetti della pandemia. Il 23 febbraio in occasione del Rotary Day (117 anni dalla fondazione del Rotary International), i Rotary Club genovesi – con la partecipazione di Silvia Scarrone, Governatore del Distretto 2032, e le autorità cittadine, il Sindaco Marco Bucci e il Prefetto Renato Franceschelli, entrambi rotariani,  hanno organizzato una conferenza stampa di presentazione delle principali attività di servizio a favore della Città di Genova. Il Presidente Federico Cattanei ha esposto i principali service del Club, soffermandosi su “Musica per persone (non) più sole”  che, restrizioni COVID permettendo, è programmato per i prossimi mesi di fine primavera – inizio estate. Il service intende organizzare incontri musicali, anche di durata medio/breve, al domicilio delle persone sole, a cominciare da case di riposo o residenze protette per anziani così come in case famiglia e altri luoghi di ospitalità dell’infanzia e di famiglie, ovvero centri ospedalieri specializzati (il primo pensiero va ovviamente all’Istituto Gaslini di Genova) ma anche al domicilio di persone seguite dal volontariato oppure fra persone riunite da comunità civili e parrocchiali: incontri di vario tipo e impegno, ma sempre con l’unico scopo di portare serenità, sorriso e far sentire le persone non più “sole”, nell’animo prima di tutto.

Conviviale del 24 febbraio 2022

Conviviale del 24 febbraio 2022. Il Presidente apre la riunione con un caloroso benvenuto alla relatrice Sara Rattaro, scrittrice, accompagnata da Mauro Morellini editore, a tutti gli ospiti qui con noi questa sera per il 60° anniversario della nascita del Club e a tutti i Soci presenti. La serata ha avuto inizio con la proiezione delle foto dei Soci e degli eventi che hanno accompagnato il Club in questi 60 anni. Nell’aprire la serata il Presidente ha voluto sottolineare la necessità della memoria nella vita del Club, e sull’importanza che il presente si leghi al passato per conservarne e perpetuarne l’identità: il Club infatti ha costruito e preservato nel corso degli anni un “modo di essere insieme” pieno di valori positivi, che i nuovi Soci riescono ad apprezzare immediatamente e che ne rappresenta la cifra identitaria: amicizia, rispetto reciproco, discrezione, impegno rotariano. Per questo motivo molti dei soci e degli ospiti intervenuti sono oggi idealmente presenti alla serata con chi li ha preceduti nella vita del Club o chi vi ha partecipato nel passato. Sul sito del Club viene pubblicata una “Storia” dei 60 anni di vita associativa, redatta dalla Socia Grazia Marchese: il Presidente invita tutti i Soci a dare contributi per aggiornarla e precisarla. Dopo la cena il Socio Arturo Sica ha svolto alcune illuminanti riflessioni sull’importanza della memoria nel tempo attuale, e ha intervistato la scrittrice genovese Sara Rattaro, laureata prima in biologia e successivamente in Scienze della Comunicazione, oggi anche docente di scrittura all’Università di Genova.   Sara ha la capacità di una “penna” fluida, semplice e diretta, senza cadere in luoghi comuni o in frasi fatte, tocca  da vicino e in profondità un’ampia rosa di temi importanti, sia di matrice storica, sociale e attuale, sia dal carattere propriamente “domestico” e intimistico. Sara ha voluto illustrare due storie nelle quali la perduta memoria dei suoi personaggi è improvvisamente riemersa con la sua grandezza ed e stata riappropriata come patrimonio di tutti Dapprima si sofferma sulla storia di Albert Sabin, figura fondamentale anche per il Rotary, a lungo dimenticata. Successivamente la storia di Giorgio Perlasca, protagonista del  suo ultimo romanzo, nel quale ripercorre l’appassionante e toccante esperienza  di tre protagonisti, Brigitte, Alice e Giorgio, uniti dall’avverso destino contaminato dalle ombre della guerra nazista. Un affresco di vita in grado di donare luce là dove prima regnava il buio, una legittima e coraggiosa presa di coscienza su un delicato momento storico, quello delle ingiustizie e sofferenze subite dagli ungheresi di religione ebraica, per non dimenticare mai il potere salvifico racchiuso nelle amorevoli gesta di uomini meritevoli, incarnate nelle pagine di questo libro dall’emblematica figura di Giorgio Perlasca, la cui figura – e quindi la sua memoria – è stata sconosciuta per decenni. Il Presidente chiude l’emozionante serata porgendo l’omaggio del club alla relatrice e con il consueto tocco di campana.

Conviviale del 17 febbraio 2022

Conviviale del 17 febbraio 2022. Il Presidente apre la riunione con un caloroso benvenuto al relatore Luca Pellerano, ad Enrico Pedemonte che viene presentato oggi come nuovo Socio, a tutti gli ospiti ed ai Soci presenti. Prima del pranzo Federico Cattanei legge il curriculum del nuovo Socio il quale ringrazia tutti per la fiducia riscontrata, quindi il Presidente spilla Enrico Pedemonte. Dopo la colazione, Federico Cattanei, presenta il relatore Luca Pellerano, genovese, classe 1980, Senior Social Protection Specialist International Labour Organization (ILO) Regional Office for Arab States con relazione dal titolo “Politiche sociali in Libano, tra crisi politica e crisi economica”. Luca Pellerano ha iniziato la sua relazione con alcuni cenni sull’ILO (International Labour Organization), un’organizzazione fondata nel 1919, che si occupa di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani internazionalmente riconosciuti, con particolare riferimento a quelli riguardanti il lavoro in tutti i suoi aspetti. Il ruolo principale dell’ILO è quello di formulare le norme minime internazionali delle condizioni di lavoro e dei diritti fondamentali del lavoratore, tra cui: libertà di associazione, diritto di organizzazione, negoziazione collettiva, abolizione del lavoro forzato, parità di opportunità e trattamento e altre norme che regolano l’intero spettro dei diritti del lavoro. Il relatore è poi passato al racconto sulla storia del Libano, paese dove  vive attualmente, e ad alcuni cenni sulla situazione sociale di oggi in Libano. Il Libano è un “unicum” nella geografica politica medio-orientale: la sua Costituzione tripartisce rigidamente l’organizzazione dello Stato fra le tre confessioni religiosi dominante (Cristiana, Musulmana Sunnita e Musulmana Sciita), con una periodica alternanza fra momenti di apparente normalità e convivenza e di aspro conflitto L’80% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. La lira libanese si è svalutata del 90%. Poco meno di 4 milioni di abitanti, un milione e mezzo di profughi siriani, mezzo milione di profughi palestinesi. L’economia del Paese vive soprattutto delle rimesse finanziarie dei libanesi all’estero, che sono un sostegno decisivo per l’economia.  Ciò nonostante, il Libano da’ la chiara impressione di essere una Nazione in drammatica caduta libera. Agli occhi di chi lavora e risiede in quel Territorio, per come la gente sta vivendo appare un miracolo che non sia ancora scoppiata una guerra civile. L’ILO si impegna in Libano per una riforma pensionistica, per istituire un sistema di ammortizzatori sociali per la disoccupazione, ha un programma di pensione sociale per le disabilità e una strategia nazionale per la protezione sociale: il tutto però con grandi difficoltà anche per la scarsa rispondenza delle autorità politiche locali. Hanno fatto seguito all’interessantissima  relazione gli interventi di Oliva, Saiano e Macrì. Il Presidente chiude la riunione porgendo l’omaggio del club l relatore e con il consueto tocco di campana.

Conviviale del 10 febbraio 2022

Conviviale del 10 febbraio 2022. L’interclub di questa sera vede come protagonista Franco Cardini, celebre storico e saggista italiano specializzato nello studio del Medioevo. Partecipa alla serata anche l’arcivescovo di Genova Marco Tasca, francescano e per due mandati al vertice del suo Ordine. La serata ha avuto inizio con il saluto di Paolo Brunamonti Binello, Presidente del R.C. Genova Nord Ovest club capofila dell’evento, al relatore, all’arcivescovo di Genova Marco Tasca, agli ospiti ed ai soci intervenuti. Brunamonti cede quindi il microfono a Federico Cattanei che a sua volta saluta tutti i presenti. Dopo cena, Paolo Lingua, socio del R.C. Genova Nord Ovest, presenta Franco Cardini e gli cede il microfono per la relazione dedicata a Francesco d’Assisi. Franco Cardini – professore emerito dell’Istituto di Scienze Umane e Sociali, Directeur de Recherche alla Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, Fellow della Harvard University – è uno dei medievisti più celebri a livello internazionale. Sono importanti e unici i suoi studi sulle Crociate, sugli ordini cavallereschi e in particolare sui rapporti, nei secoli medievali, con il mondo dell’Oriente sia cinese-mongolo, sia islamico Medio Orientale. La sua “lezione” ha riguardato, con una conversazione durata quasi un’ora, l’argomento del suo ultimo ricchissimo e approfondito saggio su un aspetto particolare di San Francesco d’Assisi. Con il libro “L’avventura di un povero cavaliere di Cristo” (Ed. Laterza), Cardini ha posto un aspetto particolare della vita e dell’evoluzione intellettuale e religiosa di Francesco, lo ha presentato fissando l’epoca della sua adolescenza e prima giovinezza, prima  della sua decisione di dar vita a un movimento di amici e di volontari decisi a lavorare e a fare la carità al prossimo, senza distinzioni, facendo ogni tipo di assistenza verso malati e umili. Francesco è figlio d’un ricco mercante di Assisi, Pietro da Bernardone, che non solo opera in città e in Italia ma anche in Francia dove, come diremmo oggi, gestisce import-export e diventa di fatto una sorta di banchiere che presta denaro in particolare ai nobili inurbati che, anche se non restituiscono i debiti, offrono in cambio cariche politiche e funzioni pubbliche redditizie. Francesco frequenta la nobiltà, ama le feste e i balli, sogna di diventare un cavaliere, e qui Cardini spiega i modelli della cavalleria di quell’epoca tra  il XII e il XIII secolo, e il sogno delle Crociate. Francesco, bello e brillante, vive, anche culturalmente, in un modello di vita superiore. Combatte una guerricciola locale tra Assisi e Perugia e viene fatto prigioniero, viene trattato bene e riscattato; da quella esperienza qualcosa cambia dentro di lui ed è un complesso processo nel corso del quale il suo ideale di cavaliere, che viene dal modello dei guerrieri di Carlo Magno e dalle leggende letterarie dell’epoca, si trasforma in un’altra realtà comportamentale, ovvero quello del Cavaliere di Cristo, che ha la croce al posto della spada e una corda rustica ai fianchi, al posto della cintura. L’evoluzione non è semplice: arriverà a rifiutare la ricchezza della famiglia, scontrandosi con il padre di fronte al quale si presenterà nudo e ricoperto poi in fretta dal manto del vescovo di Assisi. Francesco non sarà mai consacrato sacerdote, arriverà al diaconato per sua precisa volontà, e così pure i suoi compagni che non avranno mai un convento né una sede, si sposteranno in luoghi di accoglienza sul territorio.  Continuerà a modellare la sua vita come “cavaliere di Cristo” e sposo di “Madonna povertà”, sarà però fatto santo dopo due anni dalla sua morte. Ci vorrà più di un secolo per ricostruire – attraverso discussioni tra i biografi e con gli interventi della gerarchia sino a San Tomaso d’Aquino – la sua vita e a dare un assetto di regole all’Ordine che nascerà e che segnerà la Chiesa medievale  come una rivoluzione. Franco Cardini ha messo insieme un materiale immenso, raccontando anche i viaggi (compreso quello in Egitto nel corso d’una Crociata) e gli spostamenti in Italia. Dopo la relazione, molto apprezzata dai presenti, i Presidenti porgono i gagliardetti dei rispettivi Club e l’omaggio al relatore e si scambiano un dono, quindi Federico Cattanei dopo aver donato al Presidente Brunamonti Binello un proprio personale e familiare ricordo del Rotary Club Genova Nord Ovest chiude la riunione con il tocco di campana.

Conviviale del 3 febbraio 2022

Conviviale del 3 febbraio 2022. Il Presidente apre la riunione con un caloroso benvenuto al relatore Ariel Dello Strologo , avvocato, Presidente della Comunità Ebraica di Genova, ai Soci Rotaract Genova, agli ospiti e a tutti i Soci. Federico Cattanei porge gli auguri di buon compleanno a Titti Farina, Carlo Berri e Stefano Marchese, informa i presenti sui prossimi programmi del Club. Il Presidente si unisce all’apprezzamento generale per la conferma del Presidente Sergio Mattarella, sicuro punto di riferimento per la centralità dell’Italia nell’Unione Europea Dopo la colazione Federico Cattanei presenta Ariel Dello Strologo che illustra, con straordinarie  puntualità, umanità e discrezione, “La storia della Comunità Ebraica di Genova dalle leggi razziali alla Shoah”. La storia degli ebrei a Genova è documentata a partire dal VI secolo.Solo con la seconda metà dell’‘800 inizia la crescita della comunità che, parallelamente allo sviluppo della città, accoglie via via nuclei sempre più numerosi di correligionari provenienti da altre regioni italiane, Piemonte, Toscana, Emilia, ma anche da stati esteri, in particolare dalla Germania e dall’ Impero Ottomano. Nel volgere di pochi decenni, dopo la prima guerra mondiale, la Comunità giunge così a superare le duemila unità e appare chiaramente inserita nel contesto sociale ed economico della città. Nel 1938 le leggi razziali imposte dal regime fascista determinano, con il loro pesante carico di sconvolgimenti e umiliazioni, un drammatico risveglio per gli ebrei italiani. La situazione a Genova è ancor più complessa; nuovamente, come quattro secoli prima, il capoluogo ligure diviene meta, a partire dagli anni ’30 e fino all’ autunno del ’43, di un intenso flusso di profughi, questa volta dalla Germania e dall’ Europa centrale, in fuga dal regime nazista e alla disperata ricerca di qualche meta di salvezza. Trovano ad accoglierli i volontari della Delasem, la società di soccorso per i profughi ebrei, istituita su iniziativa dell’Unione delle Comunità israelitiche italiane e qui diretta da Lelio Vittorio Valobra, che operava con tutti i mezzi e l’entusiasmo che i tempi precari consentivano. Con l’8 settembre del ’43, e la susseguente occupazione tedesca, la situazione precipita; gli arresti e le deportazioni degli ebrei di Genova hanno inizio ai primi di novembre del ’43, quando le SS fanno irruzione nella Sinagoga e costringono il custode a consegnare l’anagrafe con gli iscritti alla comunità; un primo gruppo di ebrei viene quindi catturato in sinagoga con un tranello, il giorno seguente viene arrestato il Rabbino Riccardo Pacifici, molti altri lo seguirono nella tragica sorte. L’ aiuto coraggioso di alcuni cittadini, l’intervento concreto ed autorevole della Curia genovese, su iniziativa del Cardinale Boetto, con la collaborazione di Don Repetto e di altri sacerdoti, in coordinamento con  quel personaggio straordinario che fu Massimo Teglio – “la primula rossa“ – contribuirono ad assicurare la salvezza e ad alleviare le sofferenze di molte famiglie. Non mancarono tuttavia spregevoli episodi di delazione che segnarono la tragica sorte di altri ebrei. Alla fine dei tragici eventi si contarono 261 ebrei deportati, ne tornarono 20. In queste scarne cifre si sintetizza l’esito in vite umane della Shoà in Liguria.L’emozionante relazione ha suscitato un lungo applauso, quindi il Presidente porge l’omaggio del Club ad Ariel Dello Strologo e chiude la riunione con il tocco di campana.

Conviviale del 20 gennaio 2022

Conviviale del 20 gennaio 2022. Il Presidente apre la riunione con un cordiale benvenuto al relatore Dario Fabbri, a tutti i Socie agli ospiti collegati. Federico Cattanei porge gli auguri di buon compleanno ai Soci: Francesco Del Deo,  Luca Maldotti, Paolo Zuppa Roberto Minetti, cede il microfono a Dario Fabbri per la relazione “Dal 6 gennaio 2021 al 6 Gennaio 2022. Da Capitol Hill a Oggi” Fabbri ha commentato i tumultuosi eventi, dall’impensabile “assalto” alla massima sede della più grande democrazia occidentale, passando per la pandemia fino all’abbandono dell’Afghanistan e al bilancio di un anno di presidenza Biden in maniera avvincente e originale. Di seguito si riporta il link per la visione della riunione: https://youtu.be/hXp2VNQ5EQY     Alla coinvolgente relazione hanno fatto seguito gli interventi di: Raffetto, Poggi e Sica. Con l’augurio di una buona serata il Presidente chiude la riunione.

Conviviale del 13 gennaio 2022

Conviviale del 13 gennaio 2022. Il Presidente apre la serata con un ringraziamento ai relatori e ai Soci che si sono collegati alla riunione temporaneamente organizzata su piattaforma ZOOM, vista l’alta diffusione dei contagi Covid 19. Federico Cattanei, dopo aver dato comunicazione del programma di giovedì prossimo dove si avrà in collegamento ZOOM sempre alle 20.45 Dario Fabbri di Limes, che ci commenterà un anno di storia americana con il tema “USA – 6 gennaio 2021 – 6 gennaio 2022: da Capitol Hill a oggi”, porge gli auguri di buon compleanno a Chicco Rosselli. Il Prof. Eugenio Massolo e la Dott.ssa Paola Vidotto, relatori di questa sera, dopo la trasmissione di un video che presenta le molteplici attività dell’Accademia, (link in allegato) hanno illustrato  la stessa. L’Accademia Italiana della Marina Mercantile nasce nel 2005 con lo scopo di offrire alta formazione e training in ambito marittimo e viene riconosciuta come Fondazione ITS nel 2011 con la denominazione di “Fondazione Istituto tecnico superiore per la mobilità sostenibile – Settori trasporti marittimi e pesca”. E’ un’istituzione pubblica che rilascia titoli del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito dell’Istruzione terziaria non universitaria, realizzando le proprie attività attraverso finanziamenti pubblici e privati e senza finalità lucrative. La missione dell’Accademia consiste nell’erogare una formazione specialistica mirata verso occupazioni ad alto contenuto professionale e tecnologico, sulla base dei fabbisogni delle imprese dei settori interessati e in particolare nelle aree strategiche del marittimo e della logistica. La collaborazione col mondo del lavoro consente di garantire alti livelli occupazionali, con percentuali di occupati fra coloro che frequentano i corsi superiori all’80%. L’Accademia sviluppa inoltre altre attività, a favore delle imprese del cluster marittimo, sia nel campo della formazione, della progettazione, degli studi e delle ricerche, con finanziamenti sia pubblici che privati. Nel 2008 è stata avviata la Sezione Internazionale dell’Accademia attraverso IMSSEA (International Maritime, Safety, Security & Environment Academy), mediante un accordo bilaterale tra il Ministero degli Affari Esteri e l’IMO di Londra. Nel 2016 viene aperta la nuova sede operativa di Arenzano (Genova) e nel 2017 quella di Lavagna (Genova). Le due sedi sono le prime strutture in Italia ad essere dedicate esclusivamente alla formazione di tecnici superiori professionisti dell’hotellerie di bordo e di figure specializzate nelle attività di accoglienza sulle navi da crociera e di trasporto passeggeri. Al termine della relazione il Presidente ha chiuso la riunione ringraziando i relatori per la loro disponibilità.