Conviviale del 23 febbraio 2023

Conviviale del 23 febbraio 2023. La serale interclub con il R.C. Genova Nord Ovest, svoltasi all’Hotel Bristol, vede come relatore il Prof. Gastone Breccia, ricercatore di civiltà bizantina presso l’Università di Pavia ed esperto di teoria militare. Apre la serata Titti Farina con un caloroso benvenuto al Prof. Breccia, a tutti gli ospiti e ai Soci presenti, cede quindi il microfono a Riccardo Ghio, Presidente del R.C. Genova Nord Ovest, per i suoi saluti. Terminata la cena il Socio Pietro Ripa presenta il Prof. Gastone Breccia, (si allega curriculum) e gli cede il microfono per la relazione dal titolo “Ucraina 2022 – 2023. La nuova guerra europea”. Abstract tratto da “Nuvole e Mercati” di Pietro Ripa, riportato di seguito: “La guerra è tornata in Europa dopo quasi ottant’anni. La guerra convenzionale, «simmetrica», tra due eserciti potenti, armati in maniera simile, capaci di condurre operazioni prolungate ad alta intensità sul campo di battaglia. Ci riguarda tutti, e ha una posta in gioco altissima; ma quella iniziata per volontà di Vladimir Putin e della Russia il 24 febbraio 2022 è anche una guerra semplice. Le motivazioni sono chiare, così come gli scopi, gli errori commessi e le ragioni degli sviluppi recenti sul campo di battaglia. È semplice, per prima cosa, la motivazione fondamentale della Russia per attaccare l’Ucraina: Putin ha pensato di avere l’occasione di rovesciare il governo di Kiev, chiaramente orientato all’amicizia con l’Occidente, e ha deciso di coglierla usando la forza. Ma è semplice anche la ragione del fallimento della cosiddetta “Operazione Speciale”, la guerra-lampo che avrebbe dovuto consentire ai russi di insediare un governo amico a Kiev in una decina di giorni: Putin e i suoi generali erano stati male informati sulla solidità del “regime” ucraino, sulla volontà di resistenza della popolazione, e si erano convinti (da soli) che USA e NATO non fossero in grado di reagire in tempo. È semplice la ragione della tenacia mostrata dagli ucraini nell’opporsi all’invasione: “ogni popolo amante della libertà, alla fine sarà libero” (Simon Bolívar). Ovvero: quando un estraneo entra a casa tua con le armi in pugno, e vuole farla da padrone, tu combatti e combatti e combatti fino a cacciarlo, quali che siano i sacrifici necessari. È semplice, infine, la ragione per cui gli USA, passati i primi giorni in cui “tutto poteva accadere” (quando Biden offrì un passaggio in America a Zelensky, ottenendone una risposta passata alla storia), abbiano appoggiato l’Ucraina, ma non troppo: il massimo vantaggio, per loro, è vedere la Russia che si dissangua, perde uomini armamenti e prestigio, senza rischiare una guerra su vasta scala. Quindi sì agli HIMARS, no ad aerei carri armati e truppe. Sono persino semplici la ragioni per cui i russi non hanno sfondato le linee ucraine e non hanno ottenuto risultati decisivi sul campo: non hanno mai avuto una superiorità numerica sufficiente, non hanno saputo adattarsi rapidamente a una situazione diversa dalle loro aspettative, l’eccezionale sostegno dell’intelligence occidentale alle forze ucraine li ha messi costantemente in situazione di inferiorità sul campo di battaglia. Queste sono le coordinate essenziali del conflitto. Il resto è propaganda. Non si può dar credito a Putin quando sostiene che la Russia fosse minacciata militarmente dall’Ucraina, e quindi giustifica l’aggressione come una “difesa preventiva”. Né quando parla della  necessità di intervenire per fermare il “genocidio” in atto a danno dei russofoni del Donbass. Siamo di fronte a una guerra iniziata per motivi neoimperiali, legati alla volontà di riaffermare il dominio russo su una parte dell’ex impero zarista-sovietico ritenuta troppo importante per essere “ceduta” all’Occidente, anche sotto forma di semplice alleanza economico-politica. Dunque non possiamo avere dubbi: ha torto chi ha violato in armi i confini di un paese sovrano che non costituiva una minaccia alla sua sicurezza, chi ha creduto di poter spezzare la volontà di resistenza del suo popolo con il terrore, chi ha massacrato civili e devastato paesi e città. Ha ragione chi difende la propria terra, la propria casa, la propria vita. È una sorta di livello zero, ma imprescindibile, da cui partire per acquisire consapevolezza di ciò che sta accadendo da quasi un anno in Ucraina. Il 2023 sarà un altro anno di guerra, probabilmente. Non ci sono, attualmente, le premesse per un accordo di pace: Putin ha “annesso” illegalmente quattro regioni ucraine, e non può abbandonarle senza dichiarare la propria sconfitta, cosa che farà solo se costretto con la forza militare. Forza che gli ucraini, al momento, non hanno. Ma la via per la pace passa attraverso la giustizia, ovvero la fine dell’invasione, la  punizione dei criminali di guerra e la libertà del popolo ucraino. Si illudono quelli che, magari in buona fede, auspicano una “resa” degli ucraini di fronte al fatto compiuto dell’occupazione russa di una parte del loro paese. Sarebbe nient’altro che una tregua instabile, avvelenata dal rancore, ben presto macchiata di violazioni di ogni tipo. Un passo verso il passaggio dal conflitto che abbiamo sotto gli occhi a una guerra civile feroce, che lascerebbe spazio alle forze peggiori delle due parti in lotta. Speriamo di non dover assistere a questo” L’appassionante relazione, molto applaudita, ha suscitato interventi di: Pietro Pistolese, Giorgio Vannucci, Maurizio Ferretti, Giulio Crosa di Vergagni. A fine serata, i Presidenti hanno donato l’omaggio del club al relatore e chiuso la riunione con il consueto tocco di campana.

Conviviale del 16 febbraio 2023

Conviviale del 16 febbraio 2023. Titti Farina apre la riunione con il tocco di campana, porge il saluto di benvenuto ai relatori Franco Malerba Primo astronauta italiano e Patrizia Bagnerini Professore Associato del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università di Genova, ai Visitatori rotariani, ai soci e a tutti gli ospiti presenti. Dopo aver letto i prossimi programmi, Titti Farina augura buon compleanno ai Soci: Giuseppe Gallo, Maria Teresa Oddone e Arturo Sica. Durante la colazione Maurizio Ferretti presenta i relatori, prendendo spunto dai ricchissimi curricula. Franco Malerba, laureato con lode in ingegneria elettronica ed in fisica all’Università di Genova, nella sua carriera ha realizzato diverse esperienze professionali, nella ricerca accademica – al CNR, ai National Institutes of Health negli Stati Uniti, e all’ESA – e nell’industria con la Digital Equipment nell’informatica e con l’Alenia Spazio nell’aerospaziale. È stato Ufficiale di Marina di Complemento e ha conseguito un brevetto di pilota privato. Franco Malerba è il primo astronauta italiano: ha volato nello spazio con lo shuttle Atlantis il 31 Luglio 1992, portando nello spazio il laboratorio Eureca ed il “Satellite a filo” italiano, detto il “Tethered”. Con lo shuttle Atlantis ha portato la tecnologia italiana al battesimo dello spazio; ha trascorso otto giorni in orbita dal 31 luglio all’8 agosto 1992 ed è così diventato uno dei pochi umani che hanno visto la Terra come… un mappamondo. Eletto Deputato al Parlamento Europeo nella legislatura 1994-99, è stato Relatore per la politica spaziale europea e per il programma di navigazione satellitare GNSS-Galileo. Nel periodo 2005-2013 è stato Addetto Scientifico del Ministero degli Affari Esteri Italiano alla Rappresentanza Permanente d’Italia a Parigi presso l’OCSE, l’ESA e l’AIE. È autore dei libri “La Vetta/The Summit”, “Professione Astronauta” e “Cibo nello spazio” che raccontano in chiave personale le complessità e l’emozione di conquistare una vetta oltre la Terra e i “dietro le quinte” della missione spaziale che solo chi c’è stato può raccontare. Membro della prestigiosa Académie de l’Air et de l’Espace. Ha ricevuto gli onori di “Commendatore” della Repubblica Italiana per meriti scientifici. Patrizia Bagnerini è professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università di Genova nel settore MAT/08 analisi numerica, ha ottenuto il dottorato in analisi numerica all’Università di Nice-Sophia Antipolis e la laurea in matematica applicata all’Università di Genova. La sua attività di ricerca riguarda principalmente metodi numerici, algoritmi, problemi di controllo e reti neurali in diverse applicazioni. E’ stata co-PI di un progetto triennale finanziato dall’agenzia che svolge ricerca di base per l’Air Force statunitense (AFOSR, Air Force Office of Scientific Research), concernente l’identificazione e il controllo di fronti che evolvono nel tempo. Poiché la sua attività di ricerca è incentrata sull’integrazione della parte più applicativa della matematica con discipline differenti, P. Bagnerini è attivamente impegnata nel trasferimento tecnologico. Collabora da anni con lo spin-off Unige Inspire s.r.l. per lo sviluppo di una piattaforma di gestione di droni che rende i droni un sistema operativo H24, grazie alla sostituzione automatica di batteria e payload, per applicazioni che vanno dall’agricoltura, al monitoraggio ambientale e agli incendi. E’ inoltre socia fondatrice di Space V s.r.l., uno spin-off Unige che progetta e sviluppa una serra adattiva per la coltivazione di vegetali in orbita e nei futuri insediamenti lunari. La caratteristica distintiva di tale serra è la capacità di modificare progressivamente la distanza tra i ripiani di coltivazione in base al livello di crescita delle piante e di mantenere microclimi distinti per ogni ripiano, massimizzando così la resa produttiva e riducendo il consumo energetico. La Presidente, dopo la colazione, passa la parola ai relatori per la relazione dal titolo “Si può fare il pesto su Marte”. Franco Malerba e Patrizia Bagnerini, coadiuvati da alcune slide, hanno così illustrato la loro relazione: “Lo spazio è un nuovo mare ove abbiamo appena cominciato a esplorare, a navigare e a installare infrastrutture utili alla navigazione e all’economia della Terra. Le spinte politiche più forti all’utilizzo del mare spazio sono venute in questa sua breve storia (poco più di 60 anni) dagli Stati Uniti e dalla NASA. Particolarmente importanti per il tema di cui parliamo oggi sono la politica dell’amministrazione Obama, che ha dato vita alle condizioni legislative per l’apertura delle attività spaziali al settore privato e al loro sostegno con mezzi pubblici (la space economy), e la politica dell’amministrazione Trump, con la decisione di “tornare alla Luna per restarvi”. Queste due politiche hanno prodotto un “rinascimento” delle attività spaziali, che fanno di questo settore uno dei più dinamici in termini di crescita e di interesse finanziario anche per il capitale privato. L’Italia è partecipe di questa dinamica sia nei progetti nazionali, che nei progetti con l’ESA e in collaborazioni bilaterali con NASA e con altri paesi. Al momento esiste una particolare disponibilità di fondi anche grazie al PNRR, che ha allocato circa 2,5 B€ addizionali allo spazio. In questo contesto si inquadra l’iniziativa di Space V, una startup che intende innovare nel mondo della produzione di cibo nello spazio. Gli astronauti della Luna dovranno rendersi più autonomi dai rifornimenti da Terra; sarà più facile portare da Terra un sacco di semi, piuttosto che gli ortaggi pronti all’uso. D’altra parte, anche prima delle basi sulla Luna, oltre all’interesse per la ricerca scientifica nella sperimentazione di coltivazioni in orbita bassa, la disponibilità di vegetali freschi a bordo delle stazioni spaziali sarà un elemento di confort e di qualità del servizio, se si diffonde il turismo spaziale. Space V propone una serra “adattiva” multipiano che sfrutta al massimo il volume disponibile, adattando la posizione dei ripiani di coltivazione alla crescita delle piante, risparmiando così energia, acqua ed altre risorse preziose nello spazio. Un giorno sarà inoltre abbinata ad un sistema di riciclo che restituisca alla serra gli scarti prodotti a bordo….” L’interessantissima relazione termina con gli interventi del socio Paolo Raffetto e dell’ospite Andrea Ottolia. Titti Farina porge il consueto omaggio del Club ai relatori e chiude la conviviale con il tocco di campana.

Conviviale del 9 febbraio 2023

Conviviale del 9 febbraio 2023. La Presidente apre la riunione di oggi con un caloroso benvenuto a tutti i Soci presenti, in particolare a Stefano Marchese relatore di oggi e agli ospiti. Dopo aver letto i prossimi programmi, Titti Farina augura buon compleanno al Socio Agostino Poggi. La Presidente, dopo la colazione, passa la parola al Socio Stefano Marchese per la relazione dal titolo “The gentleman’s library: il curioso caso di…Stefano Marchese”. Il Dottor Marchese ha illustrato come, nella sua biblioteca, vi sia una sezione dedicata al gentiluomo, che raccoglie volumi sui suoi vari interessi. Egli posta su “Instagram” (@mr.stefano.marchese), questi volumi, con un breve commento, nei limiti di spazio che tale social network consente. I libri riguardano l’eleganza maschile, a partire dal “Trattato sulla vita elegante” di Balzac e fino agli 85 modi di annodare la cravatta scritto da due professori di fisica; sono volumi italiani, inglesi, americani. E poi vi sono libri sul tartan, il tweed, il drinking, il rito inglese del tè delle cinque, volumi sulla nota serie televisiva “Downton Abbey”, su James Bond, sui Dandy e figure similari come i gagà, ma anche sugli snob e sui cafoni, sui volumi di bon ton (che sono allo stesso tempo un insieme di regole di comportamento e, esaminati nell’arco di un secolo, costituiscono una cartina di tornasole sull’evoluzione della società nel tempo, in particolare sul ruolo della donna), sull’art de la table, sia come norme sull’apparecchiatura sia come dipinti che ritraggono situazioni conviviali. La collezione di libri comprende alcuni testi sulla “filosofia di vita”, sul costume, sulla cucina cavalleresca, sugli argenti, sui gentlemen club, sulle tradizioni, sulla figura del gentiluomo inglese, sulla bibliofilia. Da questa prospettiva, il relatore ha stigmatizzato come l’abito (inteso come completo da uomo “giacca e pantaloni”, portato con camicia e cravatta), che un tempo era “habitus”, ossia abitudine di vestirsi in tal modo, sia divenuto una sorta di uniforme, di divisa, che viene dismessa non appena si è “fuori servizio”. Conseguenza è che mentre un tempo il “cambiarsi per la cena” era un “dressing-up”, ossia ci si vestiva in modo più elegante rispetto all’abito indossato durante il giorno, oggi è un “dressing-down”, ossia ci si libera dell’uniforme e si torna “nei propri panni”, spesso con jeans e sneaker. Una menzione, infine, è stata fatta all’associazione denominata “Cavalleresco Ordine dei Guardiani delle Nove Porte” (www.noveporte.it) e ai valori ai quali essa si ispira. Titti Farina porge il consueto omaggio del Club a Stefano Marchese e chiude la conviviale con il tocco di campana.

Conviviale del 26 gennaio 2023

Conviviale del 26 gennaio 2023. L’interclub di questa sera, con i Rotary Club: Genova Lanterna, Genova Nord, Genova Sud Ovest, Genova Nord Ovest e Genova Golfo Paradiso, ha come relatore lo storico Giordano Bruno Guerrieri, Direttore della Fondazione Vittoriale il quale presenta la relazione dal titolo “D’Annunzio e il Vittoriale”. La relazione è accompagnata sullo sfondo da immagini del Vittoriale degli Italiani, “il libro di pietre vive” secondo la definizione dello stesso D’Annunzio. L’incontro con D’Annunzio, spiega il relatore, è avvenuto per caso, quando Giordano Bruno Guerri, giovane laureando, ebbe occasione di visitare il Vittoriale e ha iniziato a interessarsi a D’Annunzio figura in allora “negletta e vilipesa”. Due sono stati i giudizi di censura che hanno ruotato, nel corso del tempo, intorno a D’Annunzio: il primo legato agli scandali sollevati dal modus vivendi del poeta, il secondo quello riconducibile alla identificazione del Vate con il fascismo. Ma, contrariamente al passato, spiega Giordano Bruno Guerri, nella prospettiva storica del tempo attuale, la figura di D’Annunzio risulta essere quella di precursore, un innovatore rispetto a numerosi stili e modi di vita e di pensiero, fatti proprio dalla modernità. Questa componente di innovazione rappresenta una chiave di lettura della figura e dell’opera di D’Annunzio: dallo stile e dai contenuti delle sue composizioni poetiche e letterarie, al marketing ed alla pubblicità: “è stato il primo copywriter della storia” (sue sono le denominazioni attribuite a prodotti ed attività commerciali quali Rinascente, Saiwa, Aurum ed Unicum). Ed ancora a lui vanno attribuiti numerosi neologismi oggi nel vocabolario corrente (ad esempio l’aggettivo “intellettuale” utilizzato in funzione di sostantivo, i termini “velivolo”, “fusoliera”, l’espressione “beni culturali”). Il suo stile di vita, la risonanza datane dai media di allora e l’interesse suscitato nel pubblico, hanno fatto nascere il divismo; con l’opera cinematografica Cabiria si è percorsa la filmografia hollywoodiana. Numerosi e interessantissimi poi gli aneddoti sulla vita del Vate, noti e meno noti: l’infanzia a Pescara, la scuola nel miglior collegio d’Italia, le avventure amorose, l’autoincoronazione a Vate, dopo la morte di Carducci, l’autoesilio in Francia, l’impegno in guerra – passando per Genova – l’esperienza di Fiume, i rapporti con Mussolini, sino alla sua ultima opera: la costruzione del Vittoriale con il ritiro a Gardone Riviera. A conclusione, il prestigioso ospite evidenzia che oggi può dirsi finalmente coronato quell’impegno degli storici, a partire da De Felice, volto a sfatare l’idea preconcetta, diffusa nell’opinione pubblica, di un D’Annunzio da identificarsi con il fascismo. Al termine della coinvolgente relazione, seguono numerose domande ed applausi entusiasti.

Conviviale del 19 gennaio 2023

Conviviale del 19 gennaio 2023. Il Presidente apre la riunione di oggi con un caloroso benvenuto al relatore Dott. Francesco Cozzi, alla Dott.ssa Silvia Cozzi, cardiologa, figlia del Dott. Cozzi, a tutti gli ospiti e ai Soci presenti. Dopo gli auguri di buon compleanno ai Soci Francesco Del Deo, Luca Maldotti e Paolo Zuppa, Titti Farina cede il microfono ad Annamaria Saiano per la presentazione della nuova Socia Barbara Grasso che viene spillata dal Presidente. Barbara Grasso ringrazia i Soci per la fiducia i quali la accolgono con un caloroso applauso. Dopo la colazione il Presidente cede il microfono al relatore Dottor Francesco Cozzi, già procuratore capo del Tribunale di Genova, per la relazione dal titolo: “la violenza di genere: una questione strutturale e non emergenziale da risolvere”. Il relatore ha sottolineato che la violenza sulle donne non è un’emergenza, ma un fenomeno strutturale, per questo è importante avere costanza e continuità nel contrastarla. La violenza contro le donne non è un fatto privato, non riguarda solo le donne, ma ci riguarda tutti, perché nelle dinamiche della violenza anche la società ha un ruolo, in quanto caratterizzata ancora da modelli culturali e stereotipi di genere che rimarcano la differenza tra uomo e donna. Come noto, da ormai qualche anno la Procura di Genova ha adottato un protocollo che coinvolge operatori del settore, strutture di pronto soccorso e polizia giudiziaria: «Riceviamo automaticamente le segnalazioni di violenze domestiche oppure senza una origine certa ma che in qualche modo destano sospetto, e non le iscriviamo subito come casi di maltrattamenti. Effettuiamo uno screening, incrociamo questi dati con altri accessi al pronto soccorso e cerchiamo di capire se fanno parte del cosiddetto sommerso». Un numero complessivo in aumento, conclude dunque il dottor Cozzi, pur in presenza di minori denunce va letto come un dato da prendere molto seriamente. E che potrebbe essere interpretato come un incremento di quei casi che senza un monitoraggio di questo tipo sarebbero rimasti sconosciuti alla giustizia: «La convivenza forzata imposta dal lockdown ha messo in difficoltà persone già in condizione di sudditanza o di inferiorità. Queste situazioni sono diventate esplosive. Altre violenze avvengono in una fase di separazione. Occorre fare una considerazione generale sul fatto che forse negli anni passati talvolta si è privilegiato il mantenimento del rapporto tra genitore e figli, quando invece in alcune situazioni andava posta più attenzione sulla violenza tra coniugi. Intervengono al termine della relazione molto apprezzata dai Soci: Sica, Moscatelli, Bonsignore, Fulcheri. Dopo i saluti finali, il Presidente offre l’omaggio del Club al relatore e chiude la conviviale con il consueto tocco di campana.

Conviviale del 14 gennaio 2023

Conviviale del 14 gennaio 2023. 14 Gennaio 2023 MAGAZZINI DEL COTONE – SALA GRECALE: CONCERTO A FAVORE DEL SERVICE L’ISOLA DELLA FELICITA’ Grande, applauditissimo concerto sabato sera a favore del service “L’isola della felicità” ai Magazzini del Cotone che ha portato sul palcoscenico big della musica e grandi strumentisti, con l’allestimento dell’Associazione Over Joy, la direzione artistica di Roberto Tiranti, l’aiuto fondamentale del Socio Paolo Moscatelli e soprattutto la tenacia del nostro Presidente Titti Farina. L’evento ha visto la partecipazione del Governatore del Distretto 2032, nostro Socio, Anselmo Arlandini accompagnato da Benedetta e del Vicesindaco Pietro Piciocchi . Sul palco, a fianco di Roberto Tiranti abbiamo potuto ascoltare Maurizio Vandelli con Alessio Saglia, I Camaleonti, Paki e Marco Bonino dei Nuovi Angeli, Marco Zoccheddu, Gaetano Rubino, Andrea Maddalone, Lorenzo Ottonello, Massimo Trigona, Andrea Cervetto, Enrico Bianchi e Luca Cresta. Un ritorno al passato con bellissime performance degli artisti che hanno ricordato grandi cantautori come Lucio Battisti, Lucio Dalla e Vittorio De Scalzi. Evento sold out, abbiamo cantato tutti. Davvero coinvolgente!!! Un bellissimo finale con Maurizio Vandelli e Marco Zoccheddu più la band: tutti stellari! 17 Gennaio 2023 INAUGURAZIONE DELL’ISOLA DELLA FELICITA’ PRESSO IL PARCO DA PELO DI PRA’ Inaugurata il 17 gennaio “l’Isola della Felicità”, uno spazio con scivoli, giostre e giochi inclusivi all’interno del parco Achille Dapelo di Genova Pra’. Il progetto, vede la realizzazione di un’area, completamente accessibile, all’interno della piazza circolare ad anfiteatro, dotata di un particolare arredo e materiale ludico e messo a disposizione del Comune di Genova: giostre, scivoli, un pannello musicale per stimolare la sensorialità, piante aromatiche atossiche e altri elementi di gioco tridimensionali, tutti studiati nei dettagli per garantire gli stimoli pedagogici necessari allo sviluppo di tutti i bambini soprattutto pensato per i bambini con disabilità. Alla cerimonia è intervenuto anche il plurimedagliato campione paralimpico Francesco Bocciardo. Il Vicesindaco Pietro Piciocchi ha così aperto l’inaugurazione: “Oggi inauguriamo il recupero di un’area, nata con una vocazione aggregativa, ma mai di fatto utilizzata, è sorto uno spazio dedicato ai bambini, anche con disabilità, con un occhio attento allo sviluppo dei sensi nella loro crescita attraverso il gioco e la socialità. Ringrazio i Rotary che hanno voluto aderire all’iniziativa ed in particolare la presidente Titti Farina del Rotary Genova Est per il grande impegno messo in questo progetto fortemente innovativo, che vorremmo esportare anche in altri quartieri della città. La nostra amministrazione sta portando avanti un piano di miglioramento delle aree gioco esistenti e la costruzione di nuove aree nel quadro del sostegno alle famiglie e della valorizzazione delle attività all’area aperta. Mettendo assieme i nostri sforzi con quelli di privati, associazioni e altri enti si possono raggiungere grandi risultati a servizio della nostra comunità”. I lavori di adeguamento dell’area sono stati realizzati dall’impresa Giustiniana srl, mentre il materiale ludico è stato sistemato e montato secondo il progetto approvato dalla Direzione Facility Management del Comuni di Genova. Il Presidente Titti Farina ha commentato: “Nel parco giochi inclusivo che salutiamo con grande gioia tutti i bambini devono poter giocare insieme. È questo il senso profondo del nostro Service. Uno spazio accessibile a tutti, dove non esistono barriere architettoniche o di “pensiero” ma dove, ponendo attenzione a tutte le disabilità e non, tutti i bambini e non solo quelli con problemi di mobilità, possono trovare il loro spazio di svago e di gioco anche con i così detti “normodotati”. L’obiettivo del nostro service “L’isola della Felicità” è quello di proporre giochi che possano far svolgere diversi tipi di attività ed interazioni sensoriali e sociali generando stimoli pedagogici necessari allo sviluppo dei bambini”. Infine anche Guido Barbazza, presidente Municipio VII Ponente ha riportato i seguenti apprezzamenti: “Ringrazio il Rotary Genova Est, l’amministrazione comunale e tutti i soggetti che hanno contribuito a realizzare quest’opera inserita nel parco Dapelo di Pra’, una zona molto importante per tutti i nostri cittadini. Si tratta di un parco molto bello caratterizzato fra le varie cose dall’assenza di cancelli e barriere, una vera e propria oasi per i praesi e per tutti i genovesi. La realizzazione di questo progetto rappresenta un’altra tappa del percorso di inclusività e di una sempre più ampia fruizione dei propri spazi pubblici avviata dal nostro Municipio. Un doveroso ringraziamento va a tutti i Rotary Club co-sponsor che hanno aderito all’iniziativa insieme al Rotary Club Genova Est: Il Rotary Club Genova, il Rotary Club Genova San Giorgio, il Rotary Club Genova Centro Storico e il Rotary Club Genova Golfo Paradiso e a tutti i soci rotariani che hanno voluto aderire al progetto”.

Conviviale del 15 dicembre 2022

Conviviale del 15 dicembre 2022. La serata dedicata agli auguri di Natale ha inizio con la SS. Messa officiata da Mons. Anselmi, per i Soci che hanno avuto la possibilità di arrivare alle 19.00, per continuare con un gradito aperitivo nelle sale Rosa e Neoclassico di Palazzo Grimaldi della Meridiana. Dopo l’aperitivo, nel salone Cambiaso, Titta Farina apre la riunione con un caloroso benvenuto a Mons. Nicolò Anselmi Vescovo ausiliare di Genova ancora per pochi giorni, neo Vescovo di Rimini, alla Signora Laura Isolani, a Ginetta Gallas con Alcide, ai visitatori rotariani, alle gentili Signore, ai graditi ospiti e a tutti i Soci. Formula quindi i migliori auguri di buon compleanno a Guido Wannenes. Titti Farina passa il microfono a Mons. Nicolò Anselmi che con brevi ma toccanti espressioni ha introdotto alcune riflessioni sul Natale ed ha formulato a tutti i Soci ed alle loro famiglie auguri di pace e serenità. Il Presidente ha rivolto un vivissimo ringraziamento a Laura Isolani che, mantenendo la consuetudine del Socio Alberto, ha offerto un dono, assai apprezzato, ai presenti e come di consueto, alle Signore è stato offerto un omaggio da parte del Presidente. Dopo la cena natalizia Carlo Casarico conduce, in modo brillante, il gioco “Il Mercante in Fiera”. Tutti i Soci presenti hanno contribuito allo svolgimento del gioco portando un omaggio da mettere in palio, oltre all’acquisto delle carte messe all’asta. Il ricavato di circa euro 3.100,00sarà destinato ai service del Club. Titti Farina ha rinnovato parole di augurio per le prossime festività e, con il tocco di campana ha avuto termine la serata. Sabato 17 Dicembre, il Club ha rinnovato, per il terzo anno, il service “AlimentiAmo la solidarietà”: l’appuntamento per il confezionamento dei pacchi natalizi destinati alle famiglie bisognose della Chiesa delle Vigne sia cristiane che musulmane. Ecco alcuni scatti del festoso incontro dei volontari.

Conviviale del 1 dicembre 2022

Conviviale del 1° dicembre 2022. Titti Farina apre la riunione di oggi con un caloroso benvenuto al relatore Professor Antonio Uccelli, a Marco Cardo e Pietro Reggio soci del Rotaract Genova con noi oggi per la vendita dei panettoni a favore di Fly Angels, a Chiara Antola Presidente Incoming del R.C. Genova San Giorgio, a Luciano Perugini Socio del R.C. Golfo di Genova, ad Armando Claudi Socio del R.C. Genova Centro Storico. Dopo gli auguri di buon compleanno ai Soci Carlo Natoli e Marco Taccini, il Presidente cede il microfono a Paolo Moscatelli ed Alessandro Bonsignore i quali illustrano l’avanzamento del progetto del R.C. Genova “Medicina digitale” al quale partecipa anche il nostro Club. Lo scorso 22 novembre l’ambulatorio mobile rotariano è stato impiegato a Sestri Ponente in piazza Tazzoli per realizzare primi test sugli screening oculistici. Gli specialisti Massimo Nicolò e Luigi Borgia hanno avuto modo di provare le apparecchiature, connesse in rete, per controllare lo stato della retina (OCT). Oggi entra a fare parte del Club una nuova socia: Adelia Caròla, la Dottoressa Caròla viene presentata da Stefano Marchese, riceve dal Presidente la spilla del Club e viene accolta da un caloroso applauso. Prima di colazione Paolo Macrì illustra il nuovo sito del Club visionabile sul seguente link: https://www.rotaryclubgenovaest.it/ . Dopo la colazione Titti Farina, passa la parola al Prof. Antonio Uccelli, Direttore Scientifico dell’Ospedale Policlinico San Martino e Professore ordinario di Neurologia dell’Università di Genova. Il Prof. Uccelli ha raccontato l’attuale realtà del Policlinico San Martino, il più grande ospedale della Liguria, DEA di secondo livello e hub di riferimento per le patologie di alta complessità, nonché sede della Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche dell’Università di Genova. Antonio Uccelli ha spiegato che il San Martino è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Gli IRCCS sono istituti di ricerca scientifica e clinica di eccellenza individuati dal Ministero della Salute italiano sulla base delle competenze secondo criteri molto stringenti. Il San Martino è riconosciuto come IRCCS per l’eccellenza delle sue performance assistenziali e di ricerca nell’ambito dell’oncologia e delle neuroscienze, risultando tra i primi 10 IRCCS italiani. Ha più di 5000 dipendenti (65% donne) di cui oltre 4000 sono professionisti sanitari e quasi 500 impegnati in ricerca. La Direzione Scientifica governa tutte le attività di ricerca clinica e preclinica allo scopo di favorire il rapido trasferimento dei risultati della ricerca nel miglioramento dell’assistenza, dell’organizzazione sanitaria e nell’innovazione tecnologica. Il programma di sviluppo avviato dal Professore nel 2018 si è sviluppato attraverso 3 fasi: la prima ha permesso di riorganizzare gli uffici, le strutture e le procedure di supporto ai ricercatori, rafforzando il grant office, l’ufficio legale ed amministrativo per la ricerca e creando un nuovo ufficio per le sperimentazioni cliniche. La seconda è stata finalizzata a creare nuove facilities di ricerca acquistando tecnologie innovative e a favorire l’interazione con altri enti di ricerca sul territorio quali l’Università di Genova, l’altro IRCCS ligure, l’Istituto Gaslini, il CNR e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Questo ha permesso all’istituto di competere con le migliori istituzioni di ricerca nazionali ed internazionali e di aggiudicarsi ingenti finanziamenti attraverso la partecipazione a bandi nazionali ed europei (PNRR, POS, PNC, Horizon Europe solo per fare alcuni esempi) testimoniando il valore aggiunto di un sistema integrato. La terza fase ancora in corso, mira invece a favorire il reclutamento di nuovi ricercatori, anche dall’estero, attraverso le risorse di cui sopra ma anche con il supporto dell’attività di fundraising quale per esempio quella attraverso la donazione del 5 x 1000 il cui ricavato è totalmente dedicato a supportare le attività di giovani ricercatori. La qualità di questo percorso virtuoso è testimoniata dal numero di pubblicazioni scientifiche, dai finanziamenti ottenuti e dalle sperimentazioni cliniche in corso che hanno permesso al Policlinico di scalare numerose posizioni nella graduatoria degli IRCCS stilata dal Ministero della Salute passando dal 17° posto nel 2018 al 7° nel 2021 tra i 52 IRCCS italiani (dati 2022 non ancora disponibili). Intervengono al termine della relazione molto apprezzata dai Soci: Macrì, Saiano, Minetti. Dopo i saluti finali, il Presidente offre l’omaggio del Club al relatore e chiude la conviviale con il consueto tocco di campana.

Conviviale del 24 novembre 2022

Conviviale del 24 novembre 2022. La visita di Anselmo Arlandini, Governatore del Distretto 2032 per l’anno rotariano in corso ha inizio alle ore 11.00 con l’incontro con il Direttivo e i Presidenti di Commissione. L’onore alle bandiere apre ufficialmente la conviviale e il Presidente porge un caloroso saluto al Governatore, agli ospiti rotaractiani e ai Soci presenti. Titti Farina porge i migliori auguri di buon compleanno ai Soci Cristina Carbone e Ugo Salerno, illustra i prossimi programmi del Club e cede il microfono a Carlo Cavalleri per la presentazione di Ilaria Conte nuova Socia del Club che viene spillata dal Governatore. Il Presidente cede quindi il microfono ad Anselmo Arlandini che, coadiuvato da slide e da un video porta il messaggio del Presidente Internazionale Jennifer Jones, Imagine Rotary, un tema che invita i rotariani ad agire in prima persona; a immaginare non un Rotary nuovo, bensì modi diversi di incontrare i Soci, modi nuovi di far conoscere la nostra associazione. Fondamentale è il concetto di DEI (diversità, eguaglianza, inclusione), che per il Governatore è una priorità insieme ad effettivo, leadership e service. Amicizia e leadership sono i nostri concetti fondanti ed ancora continuano a guidarci, non solo nella vita del Club, ma anche nella quotidianità. Il Governatore ricorda come il Rotary sia una straordinaria opportunità di amicizia, di collaborazione, di networking e di sviluppo professionale.Al termine della conviviale Titti Farina porge ad Anselmo Arlandini il gagliardetto del Club e una busta contenente copia del contributo che il Club ha effettuato a favore del Fondo Polio Plus. A sua volta il Governatore consegna al Presidente il gagliardetto del Distretto e un omaggio. Sabato 19 Novembre Titti Farina, Andrea Benini, Rosanna Crotti Spigo e Luigi Lagomarsino si sono ritrovati presso la riseria B.Riso a Rovasenda (Vercelli) per il confezionamento dei pacchi di riso. Il ricavato dei 164 pacchi confezionati e acquistati dai nostri Soci sarà destinato al service del Club “L’isola della felicità!.

Giovedì 25 Gennaio 2024

HOTEL BRISTOL – ORE 12,45 Benvenuto a Genova: Pietro Pelizzari Comandante Dir. Marittima presenta la relazione dal titolo “Un porto che cambia”.