Progetto
Iniziativa privata
Obiettivi
Partner
Il progetto è rivolto alla realizzazione di percorsi formativi e di iniziative a supporto della conclusione del periodo di studi e di inserimento nel mondo del lavoro e in questo ambito sta la nostra proposta che
intende mettere le competenze professionali dei soci rotariani a disposizione dei giovani, attraverso l’attivazione di una “Rotary Masterclass” per la formazione dei futuri professionisti che si affacceranno al
mondo del lavoro.
La mission di questo progetto è quella di condividere l’inestimabile conoscenza dei soci rotariani che rivestono ruoli di spicco nel mondo del lavoro, mettendola al servizio dei giovani laureati
Dopo il percorso sulla leadership al femminile, portato avanti nel nostro club lo scorso anno, affronteremo il tema del maschile nelle sue varie sfaccettature.
Al momento la narrazione sugli uomini è schiacciata fra racconti di uomini autori di violenza, un’evoluzione mostrata solo come perdita di antichi privilegi o come assenza nelle relazioni familiari.
Sottolineiamo il tema della paternità, sia biologica che simbolica, come parte fondante dell’identità maschile e ci interroghiamo su come possa essere una leadership maschile in questa fase storica di profonda trasformazione.
Certamente non vogliamo ignorare il problema degli uomini autori di violenza nelle relazioni affettive, per comprenderne le dinamiche, descrivere percorsi di recupero e cambiamento, dare voce ai tanti uomini che vivono con sdegno e ferita questi comportamenti.
Il service intende attivare uno spazio di riflessione interna in coordinamento interclub con Genova San Giorgio, Genova, Rotaract.
Un’intervista mirata sarà realizzata con la collaborazione di una decina di uomini per club.
Il percorso si concluderà con un convegno il 20 marzo a Palazzo Ducale, con la partecipazione di relatori ed esperti cittadini e nazionali.
Presentato dal nostro Socio Arturo Sica
LA STANZA DEL VIAGGIO
La terapia del viaggio, riconosciuta come un dispositivo medico non farmacologico, si è dimostrata capace di costruire un tipo di interazione con i pazienti affetti da decadimento cognitivo di grado moderato-grave e con tutti coloro che non possono più fruire delle attività di socializzazione previste nelle strutture di accoglienza.
Da tempo gli anziani che giungono in Residenza Sanitaria sono in condizioni psico-fisiche critiche, non più capaci di muoversi e di socializzare con altri ospiti, con il personale, con i propri cari, senza alcuna possibilità di usufruire di attività come ginnastica, yoga, manipolazione o teatro.
Le loro giornate diventano un susseguirsi di eventi assistenziali (igiene personale, assunzione terapia, somministrazione pasti) che coprono solo i bisogni primari.
La “terapia del viaggio” applicata in modo costante e continuato e per almeno un semestre, può coadiuvare le terapie già in essere e concorrere al benessere del paziente, spesso riducendo l’uso di contenzione fisica o farmacologica.
L’ambientazione è quella di uno scompartimento di un treno, stile anni ’80, con 4 posti a sedere e uno schermo al finestrino, su cui vengono trasmesse le immagini, iniziando dalla stazione di partenza, e ricreando un percorso virtuale attraverso lo scorrere di luoghi, come in un viaggio su un treno.
Ad esempio è possibile usare le immagini delle stazioni di Genova simulando un viaggio verso ponente o levante.
Al di fuori dello scompartimento, c’è un altro spazio arredato come sala di attesa, dove è previsto un tabellone su cui lampeggiano treni in arri vo e partenza.
Questo spazio serve ad introdurre alla terapia vera e propria in modo graduale, e per comprendere se l’idea di viaggiare sarà gradita all’anziano, evitando condizioni di stress in soggetti che difficilmente possono interagire verbalmente per esprimere eventuale diniego,
Gli operatori che accompagnano l’anziano in questo “viaggio” sono adeguatamente formati per assistere e rendere il più piacevole e funzionale possibile questa esperienza.
Il “viaggio” ha una durata variabile, non meno di dieci minuti, anche se naturalmente può essere interrotto in ogni istante.
Così il “viaggio” diventa spunto per un “dialogo” tra operatore e paziente, andando a stimolare la memoria remota, fino ad arrivare a esperienze ed emozioni del passato.
IL ROTARY PER I GIOVANI INOCCUPATI
Questo progetto intende esplorare, attraverso l’utilizzo di questionari, le ragioni della “inattività” dei giovani NEET nella città metropolitana di Genova, con lo scopo di contribuire alla riduzione della mancata corrispondenza (il c.d. mismatch) tra domanda ed offerta nel mondo del lavoro. I NEET da intervistare verranno raggiunti attraverso un metodo di campionamento non probabilistico “a valanga” e, per eventuali approfondimenti qualitativi, attraverso l’organizzazione di focus group. Il progetto, che verrà realizzato in collaborazione con l’Università di Genova e gli altri enti partner del progetto, si avvarrà di due borsisti di ricerca e /o di tirocinanti che collaboreranno col Rotary per la realizzazione del progetto in tutte le fasi della ricerca: realizzazione dell’analisi di contesto; predisposizione del questionario; individuazione e contatto delle unità di campionamento (numerosità stimata: 150 unità); somministrazione del questionario; gestione dei focus group (numero di focus group stimati: 3 da 6 unità ciascuno); realizzazione di un report conclusivo contenente i principali risultati dello studio.
FABER-WOMAN (Concorso di idee al femminile)
In linea, altresì, con gli obiettivi della commissione distrettuale DEI in tema di abbattimento delle disparità di genere e favorire l’inclusione, il Rotary Club Genova San Giorgio ha deciso di indirizzare il proprio sforzo sull’empowerment femminile, inteso come conquista della consapevolezza di sé e del controllo delle proprie scelte. Proprio l’imprenditorialità si ritiene sia una delle chiavi fondamentali per giungere ad esso: più donne protagoniste nell’economia contribuiscono in modo determinante alla consapevolezza della piena parità tra i generi. È un fattore non solo economico ma anche culturale per puntare sul cambiamento, sull’innovazione, sulle capacità e sulle doti di leadership delle donne, affinché siano messe nella condizione di contare, di essere protagoniste, di governare.
Attività del progetto: CNA ideatore del progetto e ROTARY CLUB GENOVA SAN GIORGIO, già nel corso dell’anno rotariano 2021-2022, hanno realizzato il Concorso di idee “al femminile”, con un premio finale per la realizzazione dell’idea giudicata più innovativa, più green e più fattibile, valutata da una giuria composta da esperti di CNA e del Rotary Club Genova San Giorgio, al fine di trasformala in attività d’impresa.