Conviviale del 3/10/2024

La riunione di questa sera è dedicata alla presentazione del progetto principale del Club, sostenuto dalla Rotary Foundation, Freed from barriers: Musei Civici di Genova accessibili a tutti”.

Numerosissimi gli ospiti tra i quali Stefano Termanini assistente del Governatore, i rappresentanti di “Defence for children”, alcuni rappresentanti dei Servizi Educativi Musei Civici che hanno preso la parola ed espresso il loro apprezzamento al progetto.

L’evento ha avuto inizio con la visita alla quadreria di Palazzo Bianco, dove i Soci che hanno prenotato, hanno potuto ammirare dipinti di artisti fiamminghi, italiani, spagnoli, e una vasta raccolta di pittori di scuola genovese tra il 1500 e il 1700. Tra le altre, si possono ammirare bellissime opere di Rubens, Van Dick, Veronese, e di molti artisti genovesi, tra cui Strozzi, Luca Cambiaso, Valerio Castello, ma il pezzo forte della collezione è sicuramente lo splendido “Ecce Homo” di Caravaggio. 3

I presenti si sono poi spostati nell’auditorium di Palazzo Rosso dove Ezio Fulcheri con Alice Gentile e Silvia Caffarone, curatrici del progetto, coadiuvati da alcune slide hanno illiustrato il service.

“Freed from barriers” nasce dalla naturale complementarietà di competenze di Alice Gentile, che opera in ambito pedagogico e formativo, e Silvia Caffarone, che lavora nel settore museale e dei beni culturali.

Il progetto orbita intorno alla cultura, intesa come mezzo di emancipazione, crescita e dialogo e, proprio per questa visione contemporanea di cultura, Freed from barriers si rivolge a quei pubblici che hanno difficoltà, per varie motivazioni, ad accedere al patrimonio culturale.

I destinatari sono persone che presentano disturbi del neurosviluppo, quindi disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettive e disturbi da deficit di attenzione e iperattività, e persone di origine non italiana, dunque immigrati di prima e seconda generazione. Per diverse motivazioni, si tratta in entrambi i casi di destinatari che al momento frequentano poco i musei.

Silvia Caffarone e Alice Gentile si occuperanno soprattutto della sezione disabilità, mentre quella relativa all’intercultura vedrà la partecipazione e collaborazione progettuale dell’associazione Defence for Children.

Attraverso un attento sguardo ai bisogni dei destinatari, emersi dall’osservazione di dati statistici, Freed from barriers vuole valorizzare la diversità fornendo strumenti pratici per la visita dei siti museali del Comune di Genova, partendo dai Musei di Strada Nuova.

Tra i vari obiettivi del progetto emerge infatti la profonda volontà di garantire dignità e inclusione a queste persone, rendendole autonome prima e durante la visita, creando così nuove esperienze di benessere culturale.

Tutto questo viene realizzato grazie ad un’attenta progettualità che si basa su due metodi di lavoro ampiamente utilizzati in ambito educativo e riabilitativo: la storia sociale e la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa).

La storia sociale consiste nella creazione di un testo composto da frasi brevi, con poche

subordinate. 4

Le frasi presentano precise caratteristiche come la ripetizione di termini, l’utilizzo del tempo presente e della seconda persona singolare per rivolgersi direttamente al lettore. L’obiettivo è quello di semplificare i concetti senza banalizzarli.

Questa tecnica consente di creare il primo strumento messo a disposizione, ossia il “Come arrivare”, un documento che contiene una storia sociale accompagnata da fotografie, che guida il destinatario da un punto di partenza significativo, fino al luogo di interesse. Verrà resa anche in formato audio.

Il secondo metodo, la Comunicazione Aumentativa Alternativa, sfrutta il canale visivo per agevolare il messaggio verbale e scritto. Questo è possibile grazie all’utilizzo di pittogrammi.

I pittogrammi sono la rappresentazione simbolica di concetti concreti e astratti e vengono scelti dalla banca dati del sito ARAASAC.

Questo metodo serve a realizzare il secondo strumento, ossia la Guida del percorso museale, pensata per un supporto digitale e cartaceo. Per realizzarlo viene studiato un percorso di visita ad hoc per i destinatari per “guidarli” in modo semplice e orientato; dopodichè viene scritta una storia sociale accompagnata da pittogrammi, che segue il percorso stabilito.

Il progetto vedrà anche il coinvolgimento e la partecipazione delle associazioni del territorio che si occupano del benessere di persone con disabilità e mira a creare una rete virtuosa di collaborazioni sul territorio.

Di seguito il link dell’articolo di Anna Livigni di Tele Nord: https://telenord.it/genova-freed-from-barriers-promuove-la-cultura-nei-musei-civici-78624

La serata è terminata con un ottimo cocktail a Palazzo Bianco.